Esperienze oltreoceano: uno shadow coach irlandese ad Alfred State

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Eoin O'Sullivan osserva l'allenamento degli Alfred State Pioneers.)

Eoin O’Sullivan osserva l’allenamento degli Alfred State Pioneers.)

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Di: Travis Brody
Traduzione a cura di: Enrico Brazzi
A cura di: Valentina Ferrara

L’anno scorso, Eoin O’Sullivan, ora allenatore delle linee d’attacco dei Warsaw Eagles (Polonia), ha deciso di partire per gli Stati Uniti per fare un’esperienza particolare: andare a imparare da alcuni dei migliori allenatori della Division 3 NCAA, facendo da shadow coach presso la squadra dell’università di Alfred State, per migliorare come allenatore e ampliare la propria conoscenza del football.

Siamo riusciti a intervistarlo dopo la sua esperienza di otto giorni al seguito del coaching staff di Alfred State, guidato dall’head coach Jarod Dodson, per chiedergli com’è andata.

Com’è andata quest’esperienza come shadow coach?

È stata fantastica! Voglio ringraziare Coach Dodson e il suo staff per avermi dato questa opportunità.

Com’è nata questa opportunità?

È stato tutto merito di Coach Dan Levy, che conosco da anni e che al tempo del mio viaggio negli Stati Uniti faceva l’Offensive Coordinator ad Alfred State. Siamo amici da ormai 10 anni, ci siamo conosciuti in Irlanda quando giocavamo negli University of Limerick Vikings, e nel 2014 ho fatto parte del suo coaching staff ai Vila Velha Tritoes in Brasile.

Che impressione ti ha fatto il coaching staff di Alfred State?

Gli allenatori erano estremamente preparati, sia da un punto di vista tattico che organizzativo. Hanno fatto tutto il possibile per farmi sentire a mio agio e mi hanno sempre coinvolto nelle loro discussioni, chiedendo il mio parere e condividendo il loro sapere con me.

Cosa ti è piaciuto di più di questa esperienza?

Mi è piaciuto passare tanto tempo sul campo e in sala riunioni con i giocatori e gli allenatori, oltre ad avere la possibilità di osservare in che modo allenatori più esperti analizzano i filmati; vedere come lavorano in ufficio, mentre preparano ogni giornata meticolosamente; scoprire le filosofie di ogni allenatore e cosa si aspettano dai giocatori; e ovviamente vedere dal vivo il talento dei giocatori NCAA.

Ti sei concentrato su qualche reparto in particolare?

Ho cercato di sfruttare al meglio il tempo a disposizione, osservando tutti i reparti ma, essendo stato un uomo di linea d’attacco, ho passato più tempo a osservare Coach Tony Spencer mentre allenava le linee di Alfred State. Coach Spencer allena da più di vent’anni e prima allenava alla University of Missouri, che disputa il campionato di Division 1 nella Southeastern Conference. È stato un vero onore poterlo osservare mentre lavorava.

Da un punto di vista tattico e di filosofia di gioco, è stata utile questa esperienza da shadow coach?

Certamente. Mi considero un discepolo di Coach Levy, che preferisce un sistema spread power, simile a quello che Gus Malzahn gioca a Auburn, ma con le sue particolarità. I sistemi spread utilizzati in NCAA non si vedono spesso in Europa, quindi riuscire a raccogliere quante più informazioni possibili è stato utilissimo e un vero regalo. Credo fermamente nell’utilizzo delle RPO (Run Pass Options), e fortunatamente Alfred State ne utilizza diverse, oltre a impiegare varie formazioni che non avevo ancora preso in considerazione per il mio playbook.

Credi di poter insegnare queste filosofie di gioco alla Nazionale irlandese?

Sicuramente condividerò quanto imparato ad Alfred State con il coaching staff della Nazionale. Credo che potrebbe aiutarci a diventare più competitivi.

E ad altre squadre europee?

Assolutamente sì. Diverse squadre mi vogliono come offensive coordinator o come head coach, e credo che questa esperienza ad Alfred State mi abbia migliorato, dandomi l’opportunità di allenare ad alto livello in Europa.

Ti senti migliorato di più a livello tattico, a livello organizzativo o a livello operativo?

Ho imparato molte cose a livello organizzativo e operativo. Certo, ho imparato molto anche a livello tattico, ma avere la possibilità di vedere come allenatori esperti pianificano nel dettaglio ogni giornata e ogni allenamento è stato fondamentale per capire meglio come gestire una squadra di football.

Pensi che altri allenatori europei dovrebbero fare un’esperienza del genere?

Non posso far altro che consigliare a tutti di fare da shadow coach per una squadra NCAA. In una sola settimana ho imparato tantissime cose su come gestire una squadra, e ora sono molto più sicuro di poterlo fare. Qualsiasi allenatore dovrebbe avere la fortuna di poter fare da shadow coach ad allenatori così preparati come quelli che ho conosciuto ad Alfred State.