Marco Ehrenfried: come sviluppare un quarterback europeo di qualità

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Per gentile concessione di Manfred Löffler e degli Schwäbisch Hall Unicorns.

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Quando American Football International ha pubblicato la notizia che Marco Ehrenfried avrebbe lasciato il posto da quarterback titolare degli Schwabisch Hall Unicorns, mi sono chiesto quanti quarterback di scuola europea avessero avuto lo stesso successo di Ehrenfried. Subito mi sono venuti in mente i nomi di alcuni quarterback ancora in attività: l’italiano Tommaso Monardi, il francese Paul Durand e lo svedese Anders Hermodsson. Tutti e tre hanno vinto i rispettivi campionati nazionali, ma solo Ehrenfried si può ritirare a 27 anni dopo aver vinto due campionati consecutivi nella German Football League (GFL), il campionato più competitivo d’Europa. Ai titoli nazionali, Ehrenfried può aggiungere il campionato europeo vinto con la nazionale tedesca nel 2014. L’unico quarterback con una carriera simile a quella di Ehrenfried è stato Christoph Gross, il quarterback austriaco che ha guidato i Vienna Vikings a due titoli nazionali e a un Euro Bowl prima di ritirarsi quando aveva più o meno la stessa età di Ehrenfried.

Avendo giocato e allenato quarterback, mi sono sempre chiesto come si faccia a sviluppare un quarterback europeo di qualità. In Europa ci sono tanti giovani quarterback di talento, ma pochi raggiungono il successo. La loro riuscita è fondamentale per la crescita di una squadra e per la crescita del football in Europa. Avere un quarterback europeo di qualità tra i titolari potrebbe far risparmiare a una squadra soldi che potrebbero essere investiti in allenatori migliori, sviluppo delle giovanili, attrezzature, o giocatori stranieri da impiegare in altri ruoli. Inoltre, impedirebbe a tanti quarterback di riserva talentuosi di cambiare ruolo o smettere di giocare a football, due situazioni che spesso capitano quando le squadre decidono di scegliere un quarterback straniero.

Ma come ha fatto Ehrenfried a diventare un quarterback europeo di qualità?

A 10 anni, Marco inizia a giocare a flag football a Schwäbisch Hall, prima come linebacker e ricevitore, poi come quarterback e safety. Giocando a flag football acquista esperienza e impara a conoscere la struttura del gioco e gli schemi, elementi che lo aiuteranno nel passaggio al tackle football. A 14 anni, la sua prima esperienza col tackle football è in un campionato giovanile 7 contro 7, dopo il quale passa al campionato giovanile 11 contro 11. Dopo aver guidato l’Under 19 degli Schwäbisch Hall Unicorns a tre titoli di campioni del girone sud, Ehrenfried si trasferisce ai Mannheim Bandits, dove ha l’opportunità di farsi le ossa come quarterback titolare. In quegli anni, gli Unicorns hanno appena vinto il loro primo German Bowl e vogliono un quarterback americano per disputare le competizioni internazionali. “Gli anni a Mannheim sono stati molto importanti”, ricorda Ehrenfried, “perché ho avuto l’opportunità di giocare e di fare esperienza sul campo”.

Dopo i due anni ai Bandits, Ehrenfried ritorna agli Unicorns, ritrovando i suoi coach. Ehfrenfried ritiene che Jordan Neuman e a Jonny Brenner siano stati fondamentali nel suo sviluppo come quarterback. Inoltre, avere gli stessi coach per molto tempo è stato sicuramente d’aiuto, dato che Brenner e Neuman sono tuttora una presenza costante nello staff degli Unicorns. Questa continuità ha reso possibile la creazione di un sistema e di un insieme di schemi che fossero adatti per lo stile di Ehrenfried.

La German Football League permette l’utilizzo di giocatori stranieri. Questi sono stati importantissimi per lo sviluppo e il successo di Ehrenfried. “Sono i migliori giocatori che hai in squadra”, afferma il quarterback tedesco, “Sono fondamentali per il successo della squadra e rendono il mio lavoro molto più facile”.

Ma gli import non sono gli unici compagni di squadra a cui Ehrenfried attribuisce il merito del suo successo. Il football è un gioco di squadra, e un quarterback non sarebbe nulla senza la sua linea d’attacco. “Non puoi avere successo senza una linea d’attacco di qualità”, spiega Ehrenfried, “Se non hai un gioco di corse rispettabile finisci per diventare monodimensionale. Inoltre avere una buona pass protection aiuta quegli schemi che ci mettono di più a svilupparsi”.

Il percorso verso il posto da quarterback titolare di una delle migliori squadre della GFL non è stato di certo facile, e per tenersi il posto Ehrenfried ha dovuto continuare a lavorare sodo tutti i giorni.

Per avere successo come quarterback serve dedizione. La settimana tipo di Ehrenfried era composta da due-tre allenamenti sul campo (ai quali aggiungere il viaggio di un’ora e mezza per andare e tornare dal campo), tre sedute in palestre e due o tre sessioni video da 30 minuti per fare lo scouting degli avversari. Per le partite importanti, le sessioni video diventavano più lunghe e a queste si aggiungevano delle riunioni individuali via Skype con il coach.

La dedizione però non è l’unica cosa che serve per avere successo come quarterback. Ehrenfried ammette infatti che la sua conoscenza del football e dei punti deboli delle difese avversarie gli hanno permesso, nella sua carriera agli Unicorns, di lanciare per 22.352 yard e 267 touchdown contro soli 57 intercetti (fonte: American Football International). Altre qualità che gli hanno permesso di raggiungere il successo sono state la sua allenabilità e il suo interesse nell’imparare le sfumature del gioco del football.

Per capire meglio il successo di Ehrenfried, mi sono messo in contatto con Jordan Neuman, il suo coach, per avere una “visuale dalla sideline” e capire che cosa separa Marco dagli altri quarterback europei. “Una delle sue qualità migliori era la sua capità di trovare sempre il modo di fare la giocata vincente nei momenti più importanti”, ricorda Neuman, “Marco riusciva a ignorare tutto quello che stava succedendo e a restare calmo. Oltre a questo, ha sempre lavorato sodo e potevi contare sul fatto che stesse facendo di tutto per essere il miglior giocatore di football possibile”.

Neuman, che ha allenato i Vienna Vikings nel 2012 e nel 2013, ha accostato il nome di Ehrenfried a quello di Christoph Gross, il quarterback austriaco che in quegli anni vinse 2 Austrian Bowl e 1 Euro Bowl. Neuman ritiene Ehrenfried e Gross i due migliori quarterback europei di sempre.

Quando gli ho chiesto di fare un paragone tra i due, Neuman ha subito fatto notare che “entrambi lavoravano sodo per essere i migliori. Voglio dire che, fuori dal campo d’allenamento, studiavano i filmati e lavoravano in palestra. Ed erano sempre ad allenamento”. Secondo Neuman, Ehrenfried e Gross avevano uno stile di gioco completamente diverso, ma entrambi lanciavano la palla con naturalezza.

Alla domanda su quali vantaggi potesse portare un quarterback europeo, l’head coach degli Schwäbisch Hall Unicorns ha sottolineato il fatto che “hai il tuo quarterback sempre a disposizione. Puoi lavorarci nella off-season e lui può lavorare coi compagni tutto l’anno”.

Le carriere di Ehrenfried, Gross, Monardi, Durand e Hermodsson dimostrano che è possibile sviluppare un quarterback europeo di qualità. Tuttavia, se vuoi diventare il quarterback titolare di una squadra d’élite, devi essere disposto a investire il tuo tempo per svilupparti e continuare a migliorarti.

 

Enrico Brazzi è un traduttore e collaboratore originario di Imola, in Italia. Nel 2002, a 16 anni, ha fondato gli Imola Hawkies (poi diventati Imola Ravens), con l’intenzione di riportare il football nella sua città. È stato il quarterback dei Ravens dal 2002 al 2016, allenando le giovanili della squadra tra il 2008 e il 2017. Ora vive a Londra, in Inghilterra.