Football e crowdfunding: a lezione dai Berlin Adler

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La campagna di crowdfunding dei Berlin Adler su Startnext (per gentile concessione di Startnext.com

La campagna di crowdfunding dei Berlin Adler su Startnext (per gentile concessione di Startnext.com

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Di: Björn Hesse
Traduzione a cura di: Enrico Brazzi
A cura di: Valentina Ferrara

 

Poiché ormai viviamo nell’era digitale, è arrivato il momento di ripensare le strategie per trovare fondi per finanziare le squadre amatoriali e semi-professionistiche di football.

Ad oggi, la maggior parte dei siti delle squadre amatoriali sembrano essere fermi al 1998. Sembra che anche il reperimento di fondi soffra dello stesso problema. La maggior parte dei soldi arriva da sponsorizzazioni, vendita di biglietti e merchandising, e forse qualche finanziamento ministeriale. Ma, grazie al digitale, esistono nuove strade innovative da percorrere.

Per quanto uno stadio gremito o un sito con tante visualizzazioni possano avere valore commerciale, i potenziali sponsor sono interessati anche al numero di follower che una squadra ha su Facebook, Twitter e Instagram.

Una soluzione che sta prendendo piede ultimamente è il crowdfunding, ovvero la raccolta fondi tramite internet.

All’inizio del 2015, due squadre della German Football League (GFL), stavano faticando a trovare i fondi per affrontare il campionato. I Cologne Falcons, semifinalisti l’anno precedente, rischiavano di chiudere dopo aver perso lo sponsor principale a febbraio. Venerdì 13 marzo, invece, i Berlin Adler, una delle squadre tedesche più titolate (6 campionati e 2 Euro Bowl vinti), decisero di convocare un’assemblea straordinaria per informare i soci che il bilancio era in rosso (si parla di numeri a 6 cifre!): agli Adler servivano 35000€ per stabilizzare la situazione fino a metà aprile e salvare la squadra.

I Falcons decisero di salvarsi tramite il sito di crowdfunding gofundme.com, senza però riuscirci. L’obiettivo di 250000€ non venne raggiunto: in quattro settimane vennero raccolti solo 930€. Di conseguenza, i Falcons dovettero autoretrocedersi in Regionalliga.

Gli Adler invece ebbero molto più successo, raccogliendo 40000€ in 24 giorni tramite startnext.com e fairplaid.org, dopo aver pubblicizzato la raccolta fondi su tutti i social network.

Su startnext, un buon crowdfunding raccoglie in media 8000€. “Il successo di un progetto dipende da diversi fattori chiave, come l’idea proposta, la sua presentazione e la comunicazione”, spiega Anna Theil, responsabile della comunicazione di Startnext. Il pezzo forte di uno dei più grandi siti di crowdfunding in lingua tedesca è l’utilizzo di video per promuovere la propria raccolta fondi, e viene utilizzato da artisti, creativi e fondatori di start-up. “Per riuscire ad attirare sostenitori su internet, bisogna saper presentarsi e presentare la propria idea in maniera originale”.

I membri della comunità devono sentirsi motivati a partecipare a un progetto di crowdfunding. Solitamente, solo 1 visitatore su 100 fa una donazione. 1000 visite significano circa 1000€. Avere un obiettivo stimolante che unisce la comunità funziona, ma una buona raccolta fondi si basa sul trovare un pubblico più ampio.

alcune delle ricompense che i Berlin Adler offrivano ai sostenitori del loro crowdfunding (per gentile concessione di Startnext)

Alcune delle ricompense che i Berlin Adler offrivano ai sostenitori del loro crowdfunding (per gentile concessione di Startnext)

Ma cosa hanno fatto gli Adler che i Falcons non hanno fatto per raggiungere l’obiettivo? Gli Adler sono riusciti a convincere alcuni atleti e squadre di Berlino a parlare del loro crowdfunding sui social media, riuscendo così a coinvolgere molte persone. La squadra di calcio dell’Herta BSC, quella di basket dell’Alba e quella di hockey degli Eisbären sono state invitate a partecipare e sono state fondamentali per la riuscita della raccolta fondi.

Il potere dei mass media non va mai sottovalutato. Riuscendo ad apparire in televisione e sui quotidiani od ottenendo passaggi in radio, un progetto può attirare l’attenzione di decine di migliaia di persone, se non di più. In questo modo la raccolta fondi non verrebbe limitata alle poche centinaia di persone che conoscono già la squadra.

Anche Bjorn Werner, linebacker degli Indianapolis Colts cresciuto nelle file degli Adler, ha dato il suo sostegno nonostante le migliaia di chilometri di distanza, condividendo il progetto di crowdfunding sulla sua pagina Facebook, offrendo maglie dei Colts autografate ai sostenitori e donando soldi. “Sono solo una delle tante persone coinvolte”, ha affermato Werner, “è stato più importante che tutto il mondo del football facesse fronte comune per salvare gli Adler”.

Fairplaid (parola formata da fairplay e aid) è un sito tedesco di crowdfunding specializzato in progetti sportivi. Marthe-Victoria Lorenz, fondatrice di Fairplaid, crede nei vantaggi innegabili che gli sport amatoriali possono trarre dal crowdfunding. “Vogliamo dare un’opportunità a quegli atleti e squadre che non hanno la possibilità di attirare sponsor o che non hanno il tempo di seguire l’iter burocratico per ottenere un finanziamento ministeriale. Chiunque può creare un progetto Fairplaid e avere successo.” Sul suo blog, Lorenz offre anche consigli scrivendo articoli come “Che cosa le associazioni sportive possono imparare delle start up”.

Prima di iniziare un crowdfunding, assicuratevi di scegliere la giusta piattaforma per i vostri bisogni.

A differenza di altri siti di crowdfunding, fairplaid.org non ha costi di commissione. Squadre e atleti non devono pagare un extra per utilizzare questi siti. “Altrimenti per loro non avrebbero valore: potrebbero limitarsi semplicemente a pubblicare i dati per ricevere un bonifico sul proprio sito”, spiega Lorenz.

(Photo comment: Bjorn Werner, linebacker degli Indianapolis Colts, mentre autografa una maglia per un sostenitore del crowdfunding degli Adler)

Bjorn Werner, linebacker degli Indianapolis Colts, mentre autografa una maglia per un sostenitore del crowdfunding degli Adler

Bjorn Werner, linebacker degli Indianapolis Colts, mentre autografa una maglia per un sostenitore del crowdfunding degli Adler

Solitamente la maggior parte di questi siti chiede una commissione tra il 5 e il 7%, calcolata sul totale dei fondi raccolti. Fairplaid, invece, è finanziata dalla BW Bank del Baden-Württemberg e dai proventi di altre iniziative.

Il vantaggio più grande del crowdfunding è che non c’è nulla da perdere, e la stessa cosa vale per chi dona. La squadra o l’atleta riceve i soldi solo se l’obiettivo viene raggiunto, altrimenti le donazioni vengono restituite. Ovviamente, è possibile raccogliere più soldi di quanto preventivato.

Un altro esempio di crowdfunding riuscito è quello dei Berlin Thunderbirds, una delle squadre minori di Berlino. I Thunderbirds sono riusciti a raccogliere più di 8000€ per comprare delle nuove porte da field goal e gesso per segnare il campo. Altre associazioni sportive hanno utilizzato il crowdfunding per pagarsi le trasferte o per acquistare l’attrezzatura per mandare in diretta streaming le proprie partite. Con la giusta organizzazione, si possono cercare fondi per tanti progetti.

Anche se c’è il rischio di fallire, chi non prova ha già perso. Fortunatamente, le persone che ruotano attorno agli Adler hanno dato il proprio sostegno al crowdfunding della squadra. Il motto era: “Non abbiamo nulla da perdere, quindi ci faremo il culo per riuscirci!”. Alla fine, gli Adler hanno ricevuto quasi 400 donazioni, dimostrando che con tanta motivazione e una buona organizzazione qualsiasi squadra può lanciare un crowdfunding per raggiungere i propri obiettivi.

 

E voi, avete già provato a lanciare un crowdfunding per aiutare la vostra squadra? Se sì, per che cosa stavate raccogliendo fondi? Condividete le vostre esperienze, così altri potranno beneficiarne.

 

Björn Hesse viene da Berlino. Fan dei Frankfurt Galaxy della NFL Europe fin da bambino, dal 2003 al 2008 ha giocato linebacker per i Leipzig Lions, squadra iscritta al campionato di terza divisione (Regionalliga-Ost). Nel 2006, ha svolto un tirocinio come addetto alle pubbliche relazioni dei Galaxy, assistendo in prima persona alla vittoria del loro quarto World Bowl, a Düsseldorf, contro gli Amsterdam Admirals. Dal 2014 lavora come addetto alle pubbliche relazione e al social media marketing dei Berlin Adler (campioni Euro Bowl nel 2014). Scrive articoli sugli Adler e sugli Indianapolis Colts per il giornale tedesco HUDDLE e per www.football-aktuell.de. Il suo profilo twitter è @bjoernhesse.