Il football americano in Irlanda: una storia di perseveranza

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football americano in Irlanda

I Belfast Trojans sollevano il trofeo dello Shamrock Bowl, il primo di quattro conquistati in altrettanti anni. Nessuna squadra ha mai vinto cinque campionati di fila.

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Di: STAFF
Traduzione a cura di: Enrico Brazzi
A cura di: Valentina Ferrara

 

Per qualsiasi appassionato di football, lo sviluppo di questo sport in Irlanda è non solo affascinante, ma rappresenta anche una fonte di ispirazione. Infatti, qui il football sta crescendo più rapidamente che nella maggior parte dei paesi europei. La Irish American Football Association (IAFA) è l’organo di governo di riferimento, e sta lavorando duramente per creare e mantenere degli standard equi per tutte le squadre e per incoraggiare il miglioramento del livello di gioco. Il governo irlandese supporta il football offrendo delle sovvenzioni, che le squadre possono richiedere per poter sostenere i costi delle attrezzature. Nuove squadre stanno nascendo in tutto il paese, e il football sta ricevendo una pubblicità senza precedenti. Ciononostante, il viaggio non è stato privo di ostacoli.

Il football è arrivato in Irlanda nel 1984, quando venne creata la Irish American Football League (IAFL). Il primo Shamrock Bowl (la finale del campionato) venne giocato nel 1986 tra i Craigavon Cowboys e i Dublin Celts. Questi ultimi, nonostante la sconfitta, nei dieci anni successivi diventarono la squadra più forte dell’Irlanda, vincendo 5 Shamrock Bowl.

Durante i primi anni esistevano numerose squadre, ma ognuna agiva indipendentemente dalle altre. Non c’erano linee guida comuni e non esisteva una vera e propria lega strutturata in modo adeguato. Alcune squadre si dividevano, altre chiudevano, mentre altre ancora nascevano, il tutto nel giro di pochi anni, a volte di pochi mesi. Spesso, le squadre dovevano organizzare le partite in autonomia, che frequentemente si concludevano con un forfait per mancanza di giocatori.

Nonostante in quei tempi fosse tutto molto confuso, le squadre non mancavano. Gli irlandesi giocavano a football con passione ed energia, facendo il massimo che potevano malgrado l’assenza di una struttura organizzativa, motivati a migliorare a dispetto delle difficoltà.

Fu la televisione il catalizzatore della crescita improvvisa del football in Irlanda. A quei tempi, la NFL andava in onda sui canali in chiaro, non come al giorno d’oggi, in cui l’acquisto del pacchetto NFL da parte di Sky Sports ha eliminato la possibilità di vederla gratuitamente.

Inoltre, negli anni 80 veniva mandato in onda, sempre su canali in chiaro, un programma settimanale di un’ora che conteneva gli highlight della NFL. Il format mostrava la partita della settimana, oltre alle notizie e agli highlight relativi agli altri incontri. Il programma era molto popolare, e contribuì a far conoscere il football in tutta l’Irlanda.

Ciononostante, lo status quo era insostenibile. Mancavano organizzazione, dirigenti, una visione ampia e una pianificazione a lungo termine. Nel 1999, 16 anni dopo la sua nascita, la IAFL chiuse i battenti, e per due anni l’Irlanda restò senza campionato.

Ci fu però un’eccezione. Durante questa pausa forzata, una high school americana, Mt. St. Joseph’s, si recò in Irlanda per giocare contro una rappresentativa irlandese e i GB Lions, una squadra inglese di successo in quegli anni. Le partite si sarebbero svolte in Irlanda, nonostante mancasse una squadra locale che affrontasse Mt. St. Joseph’s. Dal nulla, venne quindi programmata una partita contro una rappresentativa irlandese che non esisteva. Si sparse la voce, e il giorno della partita si presentarono al campo per giocare tutti quelli che volevano rappresentare l’Irlanda.

Nonostante la sconfitta per 34-12, fu un momento storico, perché segnò la nascita della Nazionale Irlandese, oggi una squadra fiera e ambiziosa, allenata da Ciaran O’Sullivan, e la rinascita del football in Irlanda.

Nel 2001, i rappresentanti di quattro squadre (Dublin Rebels, Dublin Dragons, University of Limerick Vikings, Carrickfergus Knights) si riunirono per far rinascere la IAFL. Nell’inverno di quell’anno, si tenne un campionato atipico, composto da sole quattro squadre, che si affrontarono in partite di andata e ritorno. Al termine del campionato, le prime due classificate si sfidarono nello Shamrock Bowl. I Dublin Rebels vinsero la partita, e in seguito avrebbero vinto altri sei titoli. Ad oggi, nessuna squadra irlandese ha mai vinto così tanti campionati.

Il football era tornato. Queste quattro squadre, alle quali nel 2002 si aggiunsero i Cork Admirals, costituirono la spina dorsale della IAFL e furono fondamentali per la creazione della IAFA. Quell’anno il campionato IAFL, l’unico riconosciuto ufficialmente, si concluse con lo Shamrock Bowl vinto dai Carrickfergus Knights.

Nel 2003 ci fu una svolta importante per il football irlandese. Temendo il ripetersi degli errori del passato, in cui la passione e la popolarità dello sport vennero azzoppati dalla mancanza di fondamenta solide, la IAFA decretò la creazione della “Developmental 8s”, o DV8s, una lega di football 8 vs 8 che ancora oggi serve come banco prova per le squadre che vogliono entrare nella IAFL. L’idea era creare un trampolino di lancio per le nuove squadre che, in questo modo, avevano bisogno di meno giocatori e meno soldi, oltre ad essere più semplici da fondare e gestire. Questa struttura permette alle squadre di imparare a gestirsi prima di passare al football 11 vs 11, e dà la possibilità alla lega di seguire e guidare le squadre lungo un processo di sviluppo che ha come obiettivo dare stabilità e un futuro a tutte le squadre e, di conseguenza, alla lega stessa.

Non tutte le squadre ce la fecero. Altre, come i Belfast Bulls, sì. I Bulls sono i predecessori dei Belfast Trojans, che nacquero nel 2006 da una scissione. Nonostante un inizio difficile nella IAFL, i Trojans hanno vinto quattro Shamrock Bowl di fila (dal 2012 al 2015) e hanno intenzione di diventare la prima squadra irlandese a vincerne cinque (anche i Dublins Rebels ne hanno vinti 4 di fila, dal 2003 al 2006). I Trojans sono considerati la squadra irlandese meglio organizzata e più competitiva. Il loro successo è la prova della saggezza, dell’aspetto pratico e del pensiero a lungo termine che stavano e stanno tutt’ora dietro al sistema DV8 voluto dalla IAFA.

Oggi, 15 anni dopo la sua chiusura e sotto gli auspici del nuovo approccio operativo, la lega conta 3 serie per un totale di 22 squadre. La prima serie è la Shamrock Bowl Conference (SBC), divisa in SBC North e SBC South, seguita dalla Irish American Football League 1 (IAFL-1) e dalla Irish American Football League 2 (IAFL-2).

La SBC North è composta da: Belfast Trojans, Carrickfergus Knights, Craigavon Cowboys, Dublin Rebels, South Dublin Panthers.

La SBC South è composta da: North Kildare Reapers, Trinity College Dublin, University College Dublin, University of Limerick Vikings, West Dublin Rhinos.

La IAFL-1 è composta da: Belfast Trojans 2, Cork Admirals, Dundalk Mavericks, Meath Bulldogs, Mullingar Minotaurs, Tyrone Titans, Waterford Wolves.

La IAFL-2 è composta da: Donegal Vipers, Galway Warriors, South Kildare Soldiers, University of Limerick Vikings 2, West Dublin Rhinos 2.

Non solo il numero delle squadre è il più alto di sempre, grazie alla nascita di nuove squadre in tutta l’Irlanda, ma la lega è strutturata in modo da promuovere e sostenere le affiliazioni a lungo termine. Oltre a continuare il progetto delle Developmental 8s, la lega fa in modo che il livello di gioco sia il più alto possibile attraverso un sistema di promozioni e retrocessioni e di ispezioni annuali delle squadre.

Ogni anno, la prima classificata della IAFL-1 e della IAFL-2 vengono promosse nella serie superiore, mentre l’ultima classificata della SBC e della IAFL-1 vengono retrocesse nella serie inferiore. Le squadre migliori vengono ricompensate con l’opportunità di salire di livello, mentre le squadre meno competitive vengono retrocesse per dar loro il modo di risolvere i propri problemi e migliorare il livello di gioco. Questo sistema permette alla lega di mantenere un equilibrio competitivo e l’introduzione di nuovi concorrenti ogni anno.

Inoltre, ogni anno la IAFA ispeziona tutte le squadre, per assicurarsi che abbiano un piano finanziario e una struttura organizzativa adeguati. Questo permette alla IAFA di favorire e mettere in pratica una parità competitiva tra le varie serie e apportare modifiche dove necessario. In definitiva, la IAFA ha posto delle fondamenta solide per assicurare la presenza a lungo termine del football in Irlanda, nonostante un budget risicato.

Ovviamente il mondo del football irlandese non è tutto rose e fiori. Le squadre devono ancora competere con gli sport più tradizionali per attirare atleti. È ancora difficile assicurarsi l’accesso a strutture adeguate, considerando che la priorità viene data ad altri sport. Le squadre faticano tuttora a trovare le risorse economiche per acquistare le attrezzature necessarie per far sì che una squadra possa funzionare correttamente. A volte la IAFA fatica a seguire tutti questi sviluppi, che avvengono a un ritmo così elevato. Allenatori, giocatori e dirigenti IAFA non sono pagati. Nonostante tutte queste sfide, lo stato di salute del football irlandese è nettamente migliore rispetto al periodo in cui la lega venne costretta a chiudere i battenti, e l’atmosfera è ottimista, ambiziosa, collettiva, e votata al progresso.

Sotto la lunga guida del general manager Barry Keil e dell’head coach Mark McGrath, i Belfast Trojans, la nuova corazzata del campionato irlandese, sono in rotta verso la vittoria del quinto Shamrock Bowl consecutivo. Dal canto loro i Dublin Rebels, la squadra che esiste da più tempo, sono determinati a rovinare la festa ai Trojans e, sotto la guida di Andrew Dennehy, a ritornare sul trono d’Irlanda.

I Trojans, una delle uniche due squadre irlandesi a vincere il torneo internazionale Atlantic Cup, non vedono l’ora di ripetersi nel 2016, quando andranno in Lussemburgo per rappresentare l’Irlanda. La prima squadra irlandese a vincere il torneo furono gli University of Limerick Vikings nel 2010.

La Nazionale Irlandese invece vuole sfruttare l’inerzia guadagnata con la vittoria sui Greendell Falcons, una squadra del Manitoba (Canada) ospitata in Irlanda per la partita. La Nazionale ha ora due squadre, l’Under 20 e la Senior, che stanno organizzando una serie di amichevoli con l’obiettivo di giocare fuori dall’Irlanda nel 2017.

I South Dublin Panthers incarnano lo stato attuale del football irlandese più di ogni altra squadra. I Panthers sono nati come Dublin Dragons, una delle quattro squadre responsabili della rinascita del football in Irlanda. Tuttavia, dopo anni di conflitti interni, la società decise di cambiare nome in South Dublin Panthers. Ora, guidati dal general manager Brian Cleary e dall’head coach John Romanoski, i Panthers hanno nuovi sponsor, un roster di 40 giocatori e si allenano in una struttura all’avanguardia. Dopo aver superato numerose avversità, i South Dublin Panthers sono indubbiamente in crescita e davanti a loro hanno un futuro roseo ad aspettarli. La loro storia rappresenta un microcosmo della storia del football in Irlanda.

Il football è in Irlanda per rimanere, ha solide fondamenta, la giusta guida e gli aiuti necessari per continuare a svilupparsi. Con queste caratteristiche, è facile capire perché tutti sono ottimisti riguardo al futuro del football irlandese.

 

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Come nota finale, vorrei ringraziare tutte le persone che sono state così gentili da parlare con me. Senza il loro tempo, il loro impegno e le loro informazioni non avrei mai potuto scrivere questo articolo. Per giunta, sono tutte persone meravigliose che meritano un riconoscimento per l’instancabile lavoro che svolgono per sviluppare e migliorare il football irlandese.

– Andrew Dennehy: Head Coach dei Dublin Rebels.

– Barry Keil: General Manager dei Belfast Trojans.

– Brian Cleary: General Manager dei South Dublin Panthers e General Management Board Member della IAFA.

– Ciaran O’Sullivan: fondatore dei Cork Admirals, ex Head Coach degli University of Limerick Vikings, e attuale Head Coach della Nazionale Irlandese.

– John Romanosku: Head Coach dei South Dublin Panthers.

– Mark McGrath: Head Coach dei Belfast Trojans.